PROGETTO
“CONOSCERE SE STESSI”
PREMESSA
“Conoscere se stessi” è una regola di vita
che ci viene tramandata dalla cultura greca
da 2400 anni, giacché l’acquisizione del
sapere e dei processi scientifici è basata
sulla comprensione dei propri ragionamenti e
della propria personalità. Conoscendo se
stessi si diventa consapevoli di come agire
nella realtà e di quali sono gli aspetti
significativi e importanti della propria
vita.
La
conoscenza di se stessi avviene mediante un
processo dinamico ed interagente della vita
interiore, della pluridimensionalità e della
multiformità tra Sé reale, concetto di Sé,
immagine di Sé, Sé ideale e Sé sociale.
FINALITÀ
Ø
Sviluppare una consapevolezza interiore ed
una empatia psichica come processi di
maturazione e di crescita personali.
Ø
Imparare
a star bene con se stessi e con gli altri
realizzando un modello psicologico in grado
di esprimere se stessi e i propri stati
d’animo, di vivere esperienze positive nella
realistica conoscenza di sé.
Ø
Acquisire
l’interesse per l’assunzione di ideali e
valori, e in questo ambito sviluppare
l’abilità nel valutare, scegliere, prendere
decisioni.
OBIETTIVI
Ø
Acquisire
strumenti socio-educativi per rilevare e
sviluppare le emozioni e il mondo psichico,
le caratteristiche e gli stili della
personalità, atteggiamenti e relazioni
psicosociali positive.
Ø
Sviluppare i processi mentali relativi al
“comprendere” (l’empatia, l’intuizione, il
sentire, l’immaginare), diversi dai processi
mentali del “capire” (la sola razionalità e
la tecnica).
Ø
Acquisire
conoscenze e consapevolezze che favoriscono
la costruzione di relazioni sociali
significative e coinvolgenti.

Il progetto nasce da
alcune convinzioni di fondo circa la
complessità e la natura plurifattoriale del
processo evolutivo del singolo individuo e
conseguentemente della Comunità sociale di
appartenenza, in linea con i presupposti
fondanti della tutela dei diritti dei minori
e della necessità di promuovere iniziative
finalizzate alla salvaguardia di tali
diritti e bisogni con l’obiettivo di
garantire, in un’ottica di prevenzione del
disagio, un percorso di crescita il più
possibile orientato verso la salute e lo
sviluppo di risorse e potenzialità.
Uno dei
principi basilari su cui è impostato il
progetto riguarda l’importanza
dell’integrazione tra individuo e ambiente,
intendendo per ambiente una realtà
contestuale presente a più livelli, dalla
famiglia nucleare all’intera comunità
sociale.
Si
prospetta, così, un intervento che possa
agire sia sulle famiglie, potenziandone le
capacità educative e di sostegno affettivo,
sia sul contesto allargato della comunità,
pensando all’opportunità di una messa in
rete delle risorse educative presenti per
arrivare a realizzare una crescita
collettiva verso la costituzione di una vera
e propria “Comunità Educante”.
Il filo
conduttore che mette insieme le varie
attività proposte nel progetto è
identificabile dalla frase “conoscere e
conoscersi nella relazione”, che rappresenta
contemporaneamente una strategia
metodologica e, nello stesso tempo, una
finalità complessiva del progetto.
Trovano
spazio, quindi, sia attività di formazione e
sostegno alla relazione adulto-bambino e
adulto-adulto, che percorsi di auto-aiuto
tra adulti, perseguendo, così, il duplice
obiettivo dell’integrazione delle risorse in
un percorso di crescita comune e
contemporaneamente della facilitazione del
sentimento di appartenenza al contesto
socio-culturale di riferimento, creando
delle concrete opportunità di incontro e di
scambio tra le famiglie.
Un altro
punto su cui il progetto si articola
riguarda l’importanza di sviluppare
un’integrazione territoriale potendo, così,
individuare, attraverso momenti
d’aggregazione sociale, eventuali situazioni
di difficoltà e di disagio al fine di
promuovere iniziative d’intervento in una
logica di messa in rete dei servizi e di
coordinamento delle attività di sostegno.
Il filo che
lega tutti gli incontri del corso
genitoriale è la necessità di uscire dalla
logica emergenziale di riparazione per
camminare verso un miglioramento continuo e
progressivo del benessere psico-sociale,
attraverso la valorizzazione delle risorse
e potenzialità insite nella comunità
educante.
Una delle
principali risorse da sviluppare per la
crescita collettiva della comunità è
sicuramente rappresentata da tutti quegli
aspetti riguardanti la relazione e
l’integrazione tra realtà diverse, come
possono essere quella generazionali dei
bambini e degli adulti, ma anche quelle
delle diverse famiglie.
Si pensa,
quindi, all’opportunità di offrire occasioni
di scambio e di confronto con la diversità
promuovendo iniziative di aggregazione e di
accoglienza per i genitori, in modo tale da
offrire uno spazio come opportunità di
arricchimento e di crescita basata sulla
condivisione di esperienze.
Il progetto
si articola in un corso di
informazione/formazione per genitori la cui
finalità generale rimane sempre quella di
“far crescere bene” la popolazione minorile
rafforzando e sostenendo negli adulti la
consapevolezza e l’importanza del proprio
ruolo.
Attraverso procedure di “assessment”
(analisi e valutazione del caso), esperienze
formative per i genitori ed il monitoraggio
dei loro comportamenti educativi ed
affettivi (“parent training”) ci si pone
l’obiettivo di favorire un avvicinamento più
competente tra i due mondi, quello degli
adulti e quello dei bambini.
Gli obiettivi specifici e generali sono
quelli di sviluppare un’identità
socioculturale di comunità, stimolare nei
ragazzi la conoscenza della propria identità
culturale dal punto di vista culturale e
storico, promuovere i diritti
dell’adolescenza per lo sviluppo del
benessere e della qualità della vita.
.
Il ruolo genitoriale,
nel tempo si è notevolmente modificato
facendo emergere una sempre più chiara
responsabilità educative da parte dei
genitori.
Questa responsabilità è
spesso connessa sia a sentimenti
d’inadeguatezza, disagio e incertezza sia ad
una maggiore consapevolezza rispetto
all'esigenza d’informazione e formazione sul
ruolo educativo che sono chiamati a
svolgere.
Raramente i genitori di
oggi godono di sostegni di tipo materiale,
sociale e psicologico o di un confronto con
altri genitori sui comportamenti da tenere,
poiché sono rare le strutture che offrono
tali servizi.
Agire sulle risorse dei
genitori per ampliarle al fine di accrescere
le loro capacità educative ci sembra un
vitale contributo al ben-essere dei bambini
di oggi e, in prospettiva futura, della
società di domani.
FINALITÀ, OBIETTIVI E CRITERI METODOLOGICI
Questa iniziativa
prevede l’attivazione di gruppi esperenziali
orientati e facilitati nella comunicazione e
nella partecipazione da un esperto, che
affronteranno tematiche relative alla
funzione genitoriale. L’obiettivo è di
fornire un punto di incontro, di
condivisione, di sostegno alla
genitorialità.
L’operatore si presenta
non come esperto, ma come partner competente
rispettoso delle conoscenze e del saper-fare
dell’altro, capace anche di imparare dalle
sue competenze, di valorizzare le sue
risorse mettendosi in autentico ascolto per
meglio comprendere la realtà particolare di
ogni genitore.
Il bisogno a
cui si vuole rispondere è quello di
un’opportunità di aggregazione e
socializzazione per le famiglie del
territorio ed offrire un modo per rendere le
famiglie capaci di gestire autonomamente i
problemi rafforzando le proprie competenze
genitoriali migliorando così la qualità
della vita ed il benessere sociale.
ASPETTI
ORGANIZZATIVI
Al fine di facilitare
il coinvolgimento e la partecipazione dei
genitori alle attività proposte si richiede
la collaborazione delle insegnanti, nella
convinzione che tali interventi debbano
essere, fin dalle fasi iniziali, pensati e
condivisi con coloro che sono direttamente
coinvolti nei processi educativi.
Temi proposti
Gli incontri previsti
con i genitori in coerenza con il progetto
presentato hanno la finalità generale di
sviluppare la funzione genitoriale e
consentire un ampliamento della
consapevolezza sulle dinamiche relazionali
intrafamiliari e nei rapporti genitori
figli.
IL PERCORSO
FORMATIVO
Il percorso
sviluppato dai gruppi sarà organizzato su
due macro temi:
A. Prendersi cura…
Il rapporto che si
instaura con un bambino di questa fascia
d’età è notevolmente diverso rispetto
all’accudire un bambino più piccolo oppure
all’educare un giovane. I rapporti tra
genitori e figli in età 6-11 anni sono
caratterizzati da modalità di socialità
mediante il gioco, il dialogo, il contatto
fisico, l’immaginazione. I permessi e i
divieti diventano più articolati e complessi
ed inseriti in dimensioni spaziali e
temporali che il bambino può iniziare a
comprendere. Spesso ci si chiede se i
modelli educativi a cui si può fare
riferimento (propri genitori) siano adeguati
ai mutamenti culturali e sociali.
All’interno di questo tema quindi i genitori
potranno trovare lo spazio adeguato per
esprimere le proprie esperienze, idee e
modalità sul loro modo di prendersi cura del
proprio bambino e, attraverso il gruppo, il
confronto e lo scambio con gli altri
genitori, facilitato dall’apporto del
conduttore, trovare occasioni di
riflessione.
All’interno del
percorso verrà dato spazio inoltre a momenti
di riflessione sulla funzione materna e
sulla funzione paterna sia in relazione al
particolare periodo evolutivo del bambino
sia vista all’interno della coppia
genitoriale. Prendersi cura del bambino
significa anche prendersi cura di sé, come
persona prima e come genitore dopo.
Probabilmente un uomo e una donna felici
sono anche una mamma e un papà felici.
B. L’ascolto e la
comunicazione
L’ascolto e la
comunicazione sono elementi chiave in un
rapporto educativo. Il percorso proposto
sarà orientato a favorire nei genitori una
maggiore consapevolezza dei vari canali
della comunicazione, verbale e non verbale.
Inoltre sarà dato spazio alla capacità di
porsi in una dimensione di ascolto empatico,
attento e partecipe, molto spesso ostacolato
dai ritmi di vita quotidiana.
In relazione anche alle
esigenze dei genitori saranno approfonditi
alcuni aspetti e modalità di comunicazione
che tengono della particolare fascia
evolutiva (Comunicare con le fiabe,
Comunicare con il gioco, Comunicare le
emozioni).
LE TEMATICHE DEL PROGETTO
Il progetto è strutturato in tre
percorsi consentono la rilevazione e lo
sviluppo delle seguenti tematiche:
Percorso 1)
le emozioni personali ed il mondo psichico
nella loro rappresentatività, dinamicità e
multiformità all'interno dell'universo
mentale costruito dall'individuo.
Percorso 2)
le caratteristiche e gli stili di
personalità sia come dimensioni profonde di
strutture interiori che come espressione di
sé‚ e delle proprie potenzialità psichiche.
Percorso 3)
gli atteggiamenti e le relazioni
psico-sociali come manifestazione dei propri
stati d'animo e come aspetti di personalità
nell'interazione comunicativa con gli altri.
Roma,
30.03.2009
Fausto Presutti